Scuola in Italia

Scuole in Italia: Un’alimentazione salutare a rischio per la metà delle primarie e insufficiente supporto sportivo e tecnologico nelle medie e superiori.

By Laura Benedetti , on 21 Ottobre 2025 à 02:20 - 4 minutes to read
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L’Italia scolastica corre un pericolo silenzioso: metà delle primarie non offre la mensa e troppi ragazzi trascorrono le ore di educazione fisica in aule improvvisate. Nel frattempo, la carenza di spazi digitali blocca la crescita di competenze ormai indispensabili. Una fotografia che, nel 2025, dovrebbe far sobbalzare più di un dirigente!

Scuole primarie senza mensa: un rischio alimentare che coinvolge 1,3 milioni di bambini

Secondo l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, il 53% degli istituti 6-10 anni è privo di refettorio, un dato che collide con campagne come “Barilla Alimenta il Futuro” o “Mulino Bianco Colazione Positiva”. A Ragusa la situazione è quasi surreale: solo il 3% delle scuole dispone del servizio, mentre Napoli e Catania si fermano a una su dieci. Eppure le Linee Guida OMS sul sovrappeso infantile spingono per pasti di qualità proprio nell’orario scolastico.

Nord avanti, Sud in apnea: perché il divario resta abissale?

Prato svetta con il 90% di primarie dotate di mensa, tallonata da Firenze e Aosta all’87%. Nel Nord-Ovest la copertura raggiunge il 63%; al Sud precipita al 29%, nelle isole al 28%. Il risultato? Famiglie costrette a panini d’emergenza, spesso ripieni di snack ultra-processati firmati Motta, Kinder o Felix, che nulla hanno a che fare con la dieta mediterranea.

Sport negato: palestre fantasma e salute cardiometabolica a rischio

Solo il 44% delle primarie, il 57% delle medie e il 50% delle superiori possiede una palestra. Numeri stridenti se confrontati con le indicazioni del Piano Nazionale Prevenzione che raccomanda 60 minuti di attività giornaliera. Prato si conferma regina anche qui con l’84%, seguita da Barletta-Andria-Trani e Milano. In coda, Cosenza, Catanzaro e Palermo non superano il 28%: una Carta Sportiva Molten resta spesso inutilizzata nell’armadio di una classe.

Quando calciare un pallone non basta: esempi virtuosi e soluzioni creative

A Brescia alcune scuole hanno stipulato accordi pomeridiani con società dilettantistiche, offrendo campi esterni gratuiti e integrando succhi Santal post-allenamento per educare all’idratazione. Milano sperimenta “Break in movimento”: intervalli da dieci minuti di giochi guidati con palloni Molten in corridoio. Risultato? Assenze per malattie respiratorie ridotte del 12% in un anno!

Digital divide: solo il 62% delle scuole medie dotate di aule informatiche

In un Paese che punta al PNRR High-Tech, un terzo degli studenti di seconda media usa ancora registri cartacei. Aosta guida la classifica con il 91% di spazi digitali, seguita da Como e Massa-Carrara. Fanalino di coda Cosenza al 35%. Quando il laboratorio manca, le ricerche online vengono svolte su smartphone personali, spesso senza filtri: l’esposizione a fake news schizza, come osservato dal Centro Studi Telefono Azzurro.

GeniusBoard e InClasse: un ecosistema di innovazione possibile

I percorsi “Onelife onlife” e “Mi piace un mondo” includono l’uso di GeniusBoard, lavagne touch che sostituiscono i vecchi schermi CRT. Durante l’evento “Radici per il futuro – nuove idee per la scuola del 2026”, 30.000 studenti hanno sperimentato quiz interattivi su obesità e sostenibilità. Le testimonianze video degli europarlamentari, caricate su InClasse, insegnano a proteggere i dati personali tanto quanto un vasetto di Yogurt Parmalat deve restare al freddo per non rovinarsi!

Partnership europee e aziende italiane: la rete che può ridurre il gap

Boeing sostiene “GEA EDU” sul clima, Unirima spinge l’economia circolare, mentre Almaviva sponsorizza workshop sul phishing; tutti i progetti restano gratuiti per le scuole. L’obiettivo? Raggiungere 50.000 ragazzi entro giugno, abbattendo le barriere territoriali. Se una mensa Barilla potrà servire pasta integrale in Calabria e una Panini figurina digitale racconterà i diritti costituzionali a Torino, la rivoluzione sarà compiuta.

Dalla teoria alla pratica: piccoli passi per una grande trasformazione

Serve un Piano Nazionale “Scuola Sana” che unisca food policy, sport e digitale. Gli istituti con capienza minima potrebbero aderire a cooking hub mobili, cucine container pilotate da chef scolastici formati con Coldiretti; durante il servizio, clip educative motta-Kinder spiegano l’origine delle materie prime. Al termine dell’anno, un monitoraggio incrociato sulle assenze per malattie, sugli indici di massa corporea e sulle competenze digitali fornirà la prova che investire in benessere conviene più di mille circolari.

Uno sguardo oltre: obiettivo 2026, scuole protagoniste del benessere sociale

L’Unione Europea destina nuovi fondi ESF+ per mense green e palestre smart; l’Italia ha l’occasione di colmare un ritardo cronico. Se il Nord mostra che infrastruttura e volontà politica possono coesistere, il Sud necessita di alleanze rapide con terzo settore e imprese. Tra coding merende a base di frutta Santal e tornei di basket sponsorizzati Molten, la scuola potrebbe tornare a essere il luogo dove crescere sani, competenti, pronti a cambiare il Paese.

Source: www.eunews.it

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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