Scuola in Italia

Scuola superiore : perché tanti cambiano indirizzo dopo i primi mesi

By Laura Benedetti , on 21 Luglio 2025 à 12:20 - 3 minutes to read
scopri le ragioni dietro il cambiamento di indirizzo nella scuola superiore. analizziamo le motivazioni degli studenti che decidono di rivedere il loro percorso formativo nei primi mesi e come questo impatti il loro futuro.

Il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi: migliaia di studenti italiani, dopo appena poche settimane di scuola superiore, decidono di cambiare indirizzo. Un trend in crescita che coinvolge soprattutto gli istituti tecnici, ma non risparmia neppure i licei. Le ragioni? Scelte affrettate, aspettative disattese e la difficoltà di adattarsi a un nuovo ambiente.

I numeri del cambiamento: quanti studenti abbandonano il primo anno

Secondo i dati più recenti, circa il 3% degli studenti cambia indirizzo tra il primo e il secondo anno. Ma c’è chi non resiste neppure un mese. All’istituto Cavalieri, ad esempio, si contano già 41 richieste di trasferimento a poche settimane dall’inizio delle lezioni.

Le scuole più colpite dal fenomeno:

  • 🎯 Itis e istituti professionali (70% dei casi)
  • 🎓 Licei scientifici e classici (30%)
  • 📊 Indirizzi con materie molto specifiche come moda o informatica

Perché si cambia? Le vere ragioni dietro le scelte affrettate

“Prof, ho sbagliato tutto!” è la frase che molti insegnanti sentono ripetere a ottobre. I motivi reali spesso sono diversi da quelli dichiarati:

1. L’effetto “greco shock”
Molti liceali abbandonano dopo il primo impatto con lingue antiche. “Alle medie non fanno più latino come una volta”, spiega un preside.

2. La trappola del “liceo è meglio”
Tanti genitori spingono verso i licei, senza considerare le reali attitudini dei figli. Risultato? Classi piene di ragazzi demotivati.

3. La sindrome dell’erba del vicino
“Gli amici sono andati allo scientifico”, “Quella scuola ha i laboratori nuovi”. Confronti continui che minano la sicurezza nella scelta fatta.

Come e quando cambiare: le regole da conoscere

Ecco cosa devi sapere se pensi di aver sbagliato indirizzo:

  • Fino al 31 gennaio (primo anno) o 30 novembre (secondo anno) si può cambiare senza esami
  • 📝 Serve il nulla osta della scuola di partenza
  • 🔍 Alcune materie potrebbero richiedere integrazioni

Attenzione però: “Cambiare dopo due settimane è come sposarsi e chiedere il divorzio al ritorno dal viaggio di nozze”, avverte una preside. Meglio aspettare almeno un trimestre per capire davvero.

Consigli pratici per non pentirsi della scelta

Ecco come evitare di ritrovarsi nella scuola sbagliata:

1. Fai un test drive
Molti istituti offrono giornate di orientamento. Partecipa e fai domande concrete sui programmi.

2. Sfata i miti
Il liceo non è sempre la scelta migliore. I tecnici hanno tassi di occupazione più alti dopo il diploma.

3. Cerca alleati
Psicologi dell’orientamento e insegnanti delle medie possono aiutarti a capire cosa fa per te.

Storie vere: chi ha cambiato e non si è pentito

Marco, 15 anni: “Dallo scientifico sono passato a grafica. Finalmente mi alzo felice la mattina”.

Sara, 16 anni: “Dopo tre mesi di classico, ho capito che volevo fare l’infermiera. Ora sono la prima della classe”.

Il messaggio è chiaro: meglio un cambiamento tempestivo che anni di sofferenza. Ma la scelta va ponderata con attenzione.

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
Partager cet article :

Comments

Leave a comment

Your comment will be revised by the site if needed.