Scuola in Italia

Domani alla Scuola Civica, una celebrazione musicale del gemellaggio tra Italia e Bulgaria

By Laura Benedetti , on 7 Ottobre 2025 à 01:04 - 4 minutes to read

Domani alle 18.30 l’Auditorium della Scuola Civica di Lanciano si riempirà di suoni: il concerto “La musica che unisce” suggellerà lo scambio artistico con la Scuola Nazionale “Dobrin Petkov” di Plovdiv. In poche ore i ragazzi faranno volare arco e fiato, mandando un messaggio limpido: l’amicizia tra Italia e Bulgaria passa per pentagrammi e respiri comuni. L’evento, salutato con entusiasmo dal sindaco Filippo Paolini, anticipa possibili gemellaggi istituzionali fra le due città!

Gemellaggio musicale Italia-Bulgaria: il cuore batte a Lanciano

Le due istituzioni lavorano insieme da mesi, alternando prove in streaming a residenze reciproche: un laboratorio di accenti e timbri che ha già prodotto brani originali ispirati alle tradizioni balcaniche e abruzzesi. Sul palco siederanno trentacinque giovani, alcuni appena quindicenni, impegnati in un repertorio che abbraccia Eros Ramazzotti e danze popolari bulgare con la stessa disinvoltura. Ci sarà spazio per una trascrizione sinfonica firmata dall’editore Ricordi, specchio della cura didattica che ha reso celebre la Fenaroli.

Uno scambio così serrato ha ridisegnato le aule: agli allievi di flauto è arrivato un metodo di respirazione bulgaro; i pianisti hanno scoperto gli studi di Pianosolo sulla tecnica delle dita rilassate. L’eco di queste novità si sentirà forte domani, quando i maestri Mirco Fantini e Vasil Ganev dirigeranno un’orchestra mista, simbolo di un’Europa che preferisce dialogare invece di alzare barriere.

Didattica condivisa e repertorio inedito: la vera lezione

Fra marzo e giugno gli studenti hanno realizzato podcast bilingui, dimostrando che la grammatica della musica accelera l’apprendimento linguistico più di qualsiasi manuale. Grazie al contributo della rassegna Cremona Musica sono arrivati spartiti rari di Mandolini Calace, adattati per quartetto d’archi: un esercizio di arrangiamento che ha fatto sudare, ridere e crescere. Domani quei pezzi suoneranno per la prima volta davanti a un pubblico, senza rete.

Il pubblico ascolterà anche un valzer bulgaro rivisitato con armoniche cromatiche costruite dalla storica bottega Armonica italiana; una piccola follia che ha colorato le prove, fra sibili, smorfie e applausi improvvisi. È questo il vero spartito di un gemellaggio: scoprire che dietro ogni nota c’è un volto curioso che vuole capire e farsi capire.

Da La Scala ai Fazioli: ispirazioni che uniscono generazioni

Molti ragazzi sono saliti per la prima volta su un treno grazie a questo progetto, direzione Milano, per assistere a una prova generale a La Scala. Tornati a casa, hanno riempito la bacheca con schizzi dell’orchestra e, soprattutto, con la fotografia di un pianoforte Fazioli che sembrava brillare di luce propria. Quel viaggio lampo ha inoculato un virus positivo: l’idea che la musica può diventare mestiere, non solo passatempo.

In parallelo gli archivi di Volontè & Co hanno aperto le porte, offrendo partiture storiche e versioni inedite di colonne sonore dedicate al grande cinema italiano. I docenti bulgari, stupiti dalla ricchezza di materiali, hanno proposto un controscambio con danze di Tracia annotate a mano negli anni ’50: carta ingiallita ma idee freschissime. È nato così un medley che chiuderà il concerto, accendendo l’Auditorium con ritmi dispari e melodie mediterranee.

Strumenti e tradizioni, ponte verso il futuro

Dietro il sipario si incrociano accenti, gesti, profumi: un violino bulgaro con corde in budello, un contrabbasso abruzzese restaurato, e un clarinetto che porta ancora la firma di un liutaio marchigiano. L’orchestra impiega accordature differenti, ma domani basterà un cenno del maestro per farle convivere in un’unica voce. Non è questa la miglior risposta a chi teme che la diversità crei soltanto rumore?

Il sipario calerà sulle note di “Ricordi del Danubio”, pagina scritta a quattro mani dagli studenti e già promessa per il cartellone estivo di Plovdiv. Lanciano, intanto, pregusta il prossimo passo: portare questa esperienza nelle scuole elementari, così che il seme pianti radici prima possibile. Così si costruisce un gemellaggio vero, anno dopo anno, nota dopo nota.

Source: videocitta.media

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Laura Benedetti

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.

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