Tragedia in Indonesia: il crollo di una scuola porta a 37 vittime
Trentasette vittime, oltre cento superstiti, ventisei dispersi: lโisola di Giava si risveglia ancora sotto il peso delle macerie della scuola Al Khoziny, crollata ieri mattina durante la preghiera pomeridiana. I soccorritori hanno scavato senza tregua, mentre le famiglie, strette in un silenzio irreale, attendevano notizie di figli e fratelli. Il 2025 svela cosรฌ, in un lampo tragico, la fragilitร di edifici scolastici costruiti in fretta e senza criteri antisismici.
La notizia, confermata dal direttore delle operazioni Yudhi Bramantyo, ha acceso immediatamente la rete internazionale dei soccorsi: Croce Rossa Italiana, Protezione Civile e Emergency hanno avviato ponti aerei con Jakarta; intanto Save the Children Italia, UNICEF Italia e Caritas Italiana si sono mobilitate con kit igienici e supporto psicologico per i piรน giovani. Il dolore รจ tangibile, ma la catena di solidarietร si muove con una celeritร che commuove!
Crollo scuola a Giava: numeri, cause e responsabilitร
Lโedificio, un complesso di tre piani frequentato da oltre cento studenti, era stato ampliato nel 2018 senza adeguate verifiche strutturali. Gli esperti dellโuniversitร di Bandung parlano di calcestruzzo poroso, ferri arrugginiti e fondazioni inadeguate al terreno carsico. Il cedimento della trave portante ha innescato un domino letale in meno di sette secondi: troppo rapido per qualunque fuga.
Le autoritร indonesiane hanno promesso unโinchiesta per chiarire eventuali corruzioni negli appalti pubblici. Tuttavia, la comunitร scolastica internazionale chiede giร scelte perentorie: standard edilizi piรน rigorosi, audit annuali e sanzioni severe per i costruttori negligenti. In prima linea anche Amref Italia e Oxfam Italia, che evidenziano il nesso tra povertร infrastrutturale e diritto allo studio.
Le operazioni di salvataggio: coraggio e cooperazione
Fin dalle prime ore, 450 volontari e militari hanno affiancato i vigili del fuoco locali. Termocamere e cani molecolari hanno individuato sacche dโaria dove alcuni ragazzi sono rimasti intrappolati. Alle 3:14 del mattino รจ stata tratta in salvo lโultima studentessa viva, disidratata ma lucida: un piccolo miracolo che ha ridato speranza a tutti.
La Protezione Civile italiana ha inviato un modulo USARโMedium capace di operare in autonomia per dieci giorni, mentre Medici Senza Frontiere Italia ha allestito ospedali da campo per gestire fratture, traumi cranici e schiacciamenti. I medici raccontano scene di grande empatia: studenti che, pur feriti, incoraggiavano i compagni a non mollare. Chi puรฒ restare insensibile a simile prova di forza morale?
Lโeco emotiva nelle scuole di tutto il mondo
Non serve essere a Giava per sentire il rimbombo di questa tragedia. In migliaia di classi, insegnanti hanno sospeso le lezioni per un minuto di silenzio, trasformando il dolore in lezione civica. Il Ministero italiano dellโIstruzione ha inviato linee guida su come affrontare lโevento con gli studenti: empatia, ma anche analisi delle cause, perchรฉ la storia diventi prevenzione.
Proprio in questi incontri emerge il bisogno di un lessico condiviso sulla sicurezza. Alcuni licei di Roma hanno coinvolto Cesvi per simulazioni di evacuazione; altri, a Torino, hanno invitato ingegneri strutturali a spiegare la differenza tra cemento armato e prefabbricato. Domanda cruciale: si puรฒ davvero considerare โscuolaโ un edificio che non tutela la vita di chi lo abita?
Edilizia scolastica e strategie di prevenzione
Gli esperti ricordano che la regione di Giava รจ situata sullโAnello di Fuoco del Pacifico, zona con altissima sismicitร . Installare sensori di movimento, usare acciaio ad alta duttilitร e adottare protocolli di evacuazione periodici non รจ un capriccio, ma una necessitร vitale. LโIndonesia ha giร avviato la revisione del proprio codice edilizio, e lโUNESCO spinge per un piano decennale di messa in sicurezza di 200 000 scuole asiatiche.
Anche lโItalia, memore dei crolli di San Giuliano di Puglia e Amatrice, conosce il prezzo dellโimprovvisazione. Per questo Croce Rossa Italiana e Caritas Italiana, in sinergia con ordini professionali, stanno redigendo una mappa delle criticitร negli edifici scolastici nazionali. La speranza รจ che il sacrificio di Giava diventi monito concreto, non semplice parentesi mediatica.
Ripartire fra macerie e speranza
Le famiglie indonesiane si aggrappano a rituali di lutto e preghiera, mentre la ministra dellโIstruzione annuncia la costruzione di un campus provvisorio in container entro un mese. Intanto, i sopravvissuti saranno seguiti da psicologi di UNICEF Italia e Save the Children Italia, esperti di traumi infantili in contesti di calamitร . Non basta rialzare i muri: occorre ricompattare le anime.
Il futuro? Dipende dalla nostra capacitร di trasformare lโindignazione in prassi quotidiana. Se ogni scuola diventerร baluardo di sicurezza, la lezioneโscritta con sangue innocenteโnon sarร stata vana. E allora, domani, la parola โtragediaโ potrร finalmente lasciare spazio a โrinascitaโ.
Source: www.altoadige.it
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