Scuola in Italia

Divieto dell’educazione sessuale e affettiva anche nelle scuole medie: una scelta controversa

By Laura Benedetti , on 18 Ottobre 2025 ร  01:41 - 3 minutes to read
scopri perchรฉ il divieto dell'educazione sessuale puรฒ avere conseguenze negative sulla crescita dei giovani, sull'informazione e sulla prevenzione. approfondimenti su rischi e soluzioni possibili.

Un emendamento lampo ha esteso il divieto di trattare educazione sessuale e educazione affettiva anche alle scuole medie, proprio lโ€™etร  in cui la curiositร  esplode! La scelta controversa del ddl Valditara arriva mentre i dati sui femminicidi scuotono il Paese e lโ€™Unesco ricorda che lโ€™Italia รจ fanalino di coda. Come reagirร  la scuola, costretta a tacere su temi vitali di sessualitร  e rispetto?

Divieto dell’educazione sessuale: cosa prevede il ddl Valditara

Lโ€™emendamento firmato Latini vieta qualsiasi progetto didattico sullโ€™intimitร  fino ai 14 anni, inserendo le medie tra le aree di censura scolastica. Solo alle superiori, e con consenso firmato, si potrร  parlare di cuore e corpo. Molti dirigenti temono un effetto domino: chi proporrร  corsi su identitร , patologie o prevenzione rischia richiami disciplinari.

Impatto immediato sulle scuole medie

I consigli di classe hanno giร  congelato i laboratori programmati con psicologi e ginecologi; perfino i moduli contro il cyberbullismo sono stati rimaneggiati per evitare riferimenti allโ€™affettivitร . Risultato? Docenti spiazzati, studenti confusi e genitori costretti a cercare risposte sul web, con rischi di disinformazione.

Un insegnante di scienze di Torino racconta: ยซSpiegare la pubertร  senza nominare desiderio o consenso รจ come spiegare il Teorema di Pitagora senza parlare di triangoliยป. Questo paradosso didattico mina i diritti dei giovani a un sapere completo e scientifico.

Censura scolastica e diritti dei giovani: perchรฉ la scelta รจ controversa

Le associazioni studentesche parlano di ยซritorno al Medioevoยป, ma il Ministero difende il provvedimento come tutela delle famiglie. Eppure le famiglie chiedono chiarezza; il 68 % dei genitori, sondaggio IPS 2025, vorrebbe programmi su consenso e stereotipi di genere fin dalle elementari. Quale voce ascoltare?

Senza alfabetizzazione emotiva, lโ€™aula rischia di diventare terreno fertile per fake news su contraccezione e ruoli di genere. La ricerca Lancet 2024 evidenzia che corsi precoci riducono del 30 % le gravidanze under 16: un dato che stona con lโ€™attuale politiche educative restrittive.

Salute sessuale, prevenzione e violenza di genere

Le cronache citano Pamela Genini, ultima vittima di un femminicidio che poteva forse essere prevenuto con piรน educazione al rispetto. Gli esperti di salute pubblica insistono: parlare di emozioni e limiti riduce comportamenti aggressivi. Vietarlo equivale a ignorare un antidoto collaudato!

Nel frattempo, ASL e consultori segnalano un +18 % di richieste dโ€™aiuto da parte di tredicenni che si sentono ยซinadeguatiยป o ยซspaventatiยป dal proprio corpo. Il silenzio didattico diventa quindi un acceleratore di ansia, ben lontano dal promesso benessere.

Approcci internazionali e lacuna italiana

Svezia, Portogallo, persino lโ€™Irlanda cattolica hanno introdotto programmi obbligatori fin dalla primaria, integrando biologia, consenso e social media. Lโ€™Italia, invece, naviga con norme patchwork: lo scorso anno furono stanziati fondi per formare i docenti, poi dirottati su campagne sulla fertilitร .

Lโ€™Unesco elenca 19 Paesi europei con percorsi strutturati; Roma non compare. La mancanza di coordinamento pesa anche sulle periferie, dove la povertร  educativa dilata il gap rispetto ai coetanei del Nord Europa. E le nostre classi, piene di curiositร , restano mute!

Spunti per ripartire nonostante il divieto

Alcune scuole sperimentano ยซpercorsi di cittadinanza digitaleยป per parlare di consenso online aggirando il veto specifico; altre invitano ostetriche come esperte di ยซbiologia evolutivaยป. Lโ€™ingegno non manca, ma il quadro resta fragile finchรฉ la legge confonde salute sessuale con ideologia.

Servirebbe un patto nazionale che distingua informazione scientifica da propaganda: lo chiedono 42 ordini professionali, medici inclusi. Se la classe politica continuerร  a ignorarli, a rimetterci saranno gli adolescenti, lasciati senza bussola in pieno mare emotivo.

Source: www.lifegate.it

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dellโ€™educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in unโ€™educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciรฒ che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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