Scuola in Italia

Educazione sessuale: una nuova proposta prevede l’insegnamento alle superiori con l’approvazione dei genitori, mentre resta esclusa dalle scuole medie

By Laura Benedetti , on 21 Ottobre 2025 à 01:29 - 3 minutes to read

Educazione sessuale vietata alle medie, consentita alle superiori solo con il placet dei genitori: l’emendamento Latini approvato in Commissione Cultura cambia la geografia formativa italiana. Le famiglie dovranno visionare in anticipo programmi e materiali, mentre ogni intervento esterno nelle classi più giovani verrà stoppato. Il dibattito politico si infuoca, l’aula scolastica resta in attesa!

Educazione sessuale solo alle superiori: che cosa cambia davvero

L’emendamento inserito nel ddl sul consenso informato prevede lezioni dedicate soltanto nelle scuole secondarie di secondo grado, previa autorizzazione scritta. Niente docenti esterni o progetti sperimentali alle medie: il testo usa toni netti e parla di arginare “attivisti ideologizzati”. L’inversione di rotta è evidente rispetto ai laboratori misti promossi negli istituti dal 2020.

Perché le medie restano escluse nonostante le richieste degli esperti

Uno studio 2024 del Ministero della Salute mostrava che l’età media del primo rapporto ha ormai sfiorato i quattordici anni. Eppure l’aula politica ha scelto di rinviare ogni approfondimento oltre i quindici, sostenendo che la materia richieda “maturità cognitiva”. Il paradosso? L’82 % dei genitori, secondo dati Save the Children Italia, gradirebbe moduli già in terza media.

Genitori garanti: come funzionerà il consenso informato

Le scuole superiori dovranno inviare alle famiglie un dossier con temi, slide e bibliografia: senza firma, niente lezione. Il Ministro dell’Istruzione rivendica un’alleanza educativa che “restituisce centralità al nucleo familiare”. Nel testo si legge che eventuali obiezioni potranno portare a moduli alternativi, gestiti dal consiglio di istituto.

Il parere di Università e sanità pubblica

Ricercatori dell’Università degli Studi di Torino criticano la misura: “Informare tardi non previene, crea curiosità non guidata”. In conferenza stampa, pediatri del Ministero della Salute hanno ricordato il boom di infezioni da HPV tra gli under-15. E il think tank Progetto Aurora parla di “occasione sprecata” per educare al consenso emotivo.

Tra Medioevo e buon senso: lo scontro politico

Il Partito Democratico accusa la maggioranza di oscurantismo: “Si arretra, mentre l’Europa avanza”. Replica la Lega: “Stop alla propaganda gender, difendiamo il buon senso”. Intanto il ddl prosegue il suo cammino, e i capitoli sulla nuova “maturità” riaccendono ulteriore scintilla parlamentare.

La voce delle associazioni sul territorio

Arcigay, LILA Onlus e Agedo temono che il divieto alle medie lasci scoperti i preadolescenti più vulnerabili. Dall’altro lato, Pro Vita & Famiglia applaude la stretta, definendola “liberale, non ideologica”. Telefono Azzurro segnala già un aumento di hotline legate a sexting non consapevole fra 11 e 13 anni.

Dentro l’aula: curiosità, silenzi e reality check

Liceo “Galileo” di Firenze, seconda ora di Scienze Umane: la prof mostra un quiz anonimo sugli stereotipi di genere. Un ragazzo alza la mano: “Prof, se non posso parlare a mio fratello di tredici anni, chi lo farà?”. Il fremito percorre i banchi, poi la campanella salva tutti dalla risposta definitiva.

Esperienze europee e possibili correttivi

Il format olandese SexEduction abbina teatro interattivo a tutoring online, partendo dai dodici anni: il modello è studiato anche dall’Università degli Studi di Torino. In Spagna, il programma “Corresponsables” coinvolge le famiglie con workshop domenicali, dimezzando le gravidanze precoci. Serviranno esempi simili per evitare che la normativa italiana resti lettera morta.

Dallo scranno al banco: prossime tappe legislative

Il ddl approderà in Aula a fine marzo; eventuali modifiche potrebbero riaprire l’accesso alle medie, magari con pilot regionali. Previsto un tavolo tecnico con Ministero della Salute, Ministro dell’Istruzione e associazioni come Save the Children Italia. Nel frattempo le scuole superiori si preparano a modulare orari, materiali e verifiche: la campanella suona, la discussione è appena cominciata.

Source: www.brocardi.it

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Laura Benedetti

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.

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