Esame di maturità : l’incubo di chi sottovaluta questa materia “minore”

Perché le materie “minori” diventano un problema all’esame di maturità
Ogni anno, centinaia di studenti si presentano all’esame di maturità convinti di poter trascurare alcune discipline considerate secondarie. Storia dell’arte, educazione fisica o religione diventano spesso le grandi sconosciute, fino al giorno della prova orale. Eppure, i commissari esterni non fanno sconti: un vuoto su queste materie può compromettere l’intero esame.
Il paradosso delle discipline sottovalutate
La tendenza a concentrarsi solo sulle materie principali crea un effetto boomerang. Prendiamo il caso di Marco, studente modello in matematica e fisica, che ha rischiato la bocciatura per un’insufficienza in storia dell’arte: “Non credevo che chiedessero così nel dettaglio il Rinascimento fiorentino”, ha confessato dopo l’esame. Situazioni simili si ripetono ogni anno con varianti diverse:
- 🎨 Studenti scientifici che inciampano su domande di arte
- 🏃 Ragazzi sportivi impreparati sulla teoria dell’educazione fisica
- 📚 Letterati che non conoscono i fondamenti di religione
Come i commissari valutano realmente le materie secondarie
Contrariamente a quanto molti credono, i docenti esaminatori attribuiscono grande importanza alla preparazione globale. Un’ottima performance nelle materie principali non compensa completamente le lacune nelle altre discipline. La commissione valuta:
- 🧠 La capacità di collegamenti interdisciplinari
- 🗣️ L’elasticità mentale nel passare da un argomento all’altro
- 📊 La completezza della preparazione
Un aneddoto divertente arriva da una commissione di Milano: uno studente, interrogato su Caravaggio, ha iniziato a parlare di astronomia, confondendo il pittore con la costellazione. “Abbiamo apprezzato la creatività”, ha commentato il presidente, “ma il voto ne ha risentito”.
Strategie per preparare tutte le materie senza impazzire
La soluzione non è studiare tutto alla perfezione, ma organizzarsi con intelligenza. Ecco un metodo collaudato:
- 📅 Creare un calendario con sessioni dedicate alle materie minori
- 🔍 Identificare i nuclei fondamentali di ciascuna disciplina
- 🤝 Formare gruppi di studio con compagni con competenze complementari
- 🎯 Concentrarsi sui collegamenti con le materie principali
L’errore da evitare: il “minimalismo strategico”
Molti cadono nella trappola di preparare solo gli argomenti “più probabili”. Peccato che i commissari, soprattutto negli ultimi anni, tendano a privilegiare domande trasversali. “Mi aspettavo la Divina Commedia e mi hanno chiesto l’influenza di Dante sull’arte rinascimentale”, racconta Sofia, diplomata nel 2024.
Perché le università guardano anche alle materie secondarie
Le facoltà più competitive stanno iniziando a considerare i voti in tutte le discipline, non solo quelle d’indirizzo. Un buon risultato in educazione fisica può fare la differenza per entrare in medicina, dimostrando capacità di equilibrio tra teoria e pratica. Alcuni atenei hanno addirittura introdotto punteggi bonus per chi mostra una preparazione completa.
- 🏥 Medicina: valuta l’educazione fisica come indicatore di resistenza allo stress
- 🎭 Lettere: considera storia dell’arte per i corsi di beni culturali
- ⚖️ Giurisprudenza: apprezza religione per gli aspetti di diritto canonico
Storie di studenti che hanno salvato l’esame grazie alle materie minori
Incredibile ma vero: sono molti i casi in cui proprio queste discipline hanno ribaltato l’esito della maturità. Luca, per esempio, ha recuperato un’insufficienza in matematica grazie a un’ottima performance in musica, sua grande passione. “Il commissario era un appassionato di jazz e abbiamo parlato per venti minuti di improvvisazione”, racconta ridendo.
Altri esempi illuminanti:
- 🎵 La studentessa che ha analizzato un brano di Bach per spiegare i rapporti matematici
- 🏛️ Il ragazzo che ha collegato la Costituzione italiana alla dottrina sociale della Chiesa
- 🧘 La candidata che ha dimostrato i benefici dello yoga sulla concentrazione nello studio
Come diceva un vecchio professore: “Non esistono materie minori, solo studenti che le rendono tali”. Una lezione che molti imparano… purtroppo all’esame.
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