Scuola in Italia

Travolta mentre si dirige a scuola, una giovane di 17 anni perde la vita sotto casa

By Laura Benedetti , on 10 Ottobre 2025 ร  02:58 - 4 minutes to read
ultime notizie su una giovane investita e trovata morta: dettagli sull'incidente, testimonianze e aggiornamenti dall'indagine della polizia.

Sgomento all’alba a Precenicco: Alice Morsanutto, 17 anni, รจ rimasta uccisa mentre raggiungeva la fermata del bus per la scuola. Un furgoncino lโ€™ha travolta a pochi metri da casa, trasformando un gesto quotidiano in tragedia. La notizia corre fra i corridoi, nei gruppi di classe, ovunque un adolescente sogni la campanella di inizio lezioni.

Lโ€™eco dellโ€™incidente richiama la morte di Matilda Ferrari a Giustino, avvenuta solo tre settimane fa, e conferma che la sicurezza stradale per i giovani pedoni rimane fragile anche nel 2025. Genitori, docenti e compagni contemplano un vuoto che non si colmerร  con una semplice ordinanza. Chi fermerร  questo stillicidio di vite?

Incidente mortale a Precenicco: la cronaca e i rilievi

I carabinieri hanno fissato le 6.30 come orario esatto dellโ€™impatto e stanno setacciando ogni fotogramma delle telecamere urbane. Il conducente, un ventenne del posto, รจ risultato negativo allโ€™alcoltest, ma ha parlato di โ€œmancata visibilitร โ€ dovuta alla prima luce incerta del mattino. Sulla carreggiata restano gessati i segni dei rilievi, monito muto per lโ€™intera comunitร .

Dove si spezza la linea fra distrazione e colpa?

Nellโ€™ultimo report ISTAT, il 32 % degli investimenti mortali su adolescenti avviene entro 500 metri dallโ€™abitazione. Gli esperti parlano di โ€œfalsa zona di comfortโ€, quellโ€™area in cui ci si sente protetti perchรฉ ci si muove fra volti noti e percorsi abituali. La dinamica di oggi replica alla lettera questa statistica inquietante.

Le prime perizie indicano velocitร  entro i limiti; eppure due secondi di ritardo nel frenare bastano a sopraffare un corpo fragile. Basterebbero strisce illuminate, dicono i tecnici; basterebbe un microscopico dosso, replicano gli urbanisti. Un film giร  visto, che continua a scorrere.

Famiglia e compagni: il lutto che entra in classe

La professoressa di disegno ha raccontato che i banchi della quarta B stamattina erano โ€œstatue di doloreโ€. Nessuno ha osato aprire il quaderno: lโ€™assenza di Alice riempiva lโ€™aula piรน di qualunque parola. Intanto la famiglia, sostenuta da psicologi scolastici e volontari, tenta di districare il viluppo di burocrazia e commozione.

Il coraggio di parlarne senza retorica

Gli studenti dellโ€™istituto Sello hanno proposto un corridoio silenzioso invece del minuto di raccoglimento tradizionale. โ€œVogliamo ascoltare il rumore dei nostri passi, per ricordarci quanto fragile sia un attraversamentoโ€, hanno spiegato in assemblea. Questo gesto dimostra come la scuola possa trasformare la cronaca in esperienza educativa concreta.

Un gruppo di maturandi sta giร  scrivendo al Ministero dei Trasporti: chiedono una campagna nazionale che racconti la morte di Alice senza filtri, perchรฉ le statistiche non commuovono, le storie sรฌ. Serve piรน audacia, sostengono, meno rituali di circostanza.

Prevenire per non piangere: strategie urgenti di sicurezza stradale

Ieri sera il consiglio comunale ha approvato semafori a led pulsanti nei pressi delle fermate scolastiche; saranno attivi entro marzo, โ€œcosti quel che costiโ€, ha promesso il sindaco. Intanto la regione Friuli Venezia Giulia sperimenta un sistema di alert sonoro sui dispositivi mobili: quando lโ€™autista supera i 30 km/h vicino a un istituto, il telefono vibra e avvisa della presenza di un pedone. Tale tecnologia, testata a Lione nel 2024, ha ridotto del 18 % gli impatti urbani.

Educazione stradale a scuola: la lezione che manca

Non basta lโ€™infrastruttura: ogni mattina, tra unโ€™interrogazione e una battuta, occorre insegnare ai ragazzi lโ€™arte di farsi vedere. Cappotti catarifrangenti, auricolari spenti in strada, attraversamenti โ€œalla vecchia manieraโ€ con sguardo e cenno intesi. Piรน che slogan, microโ€“allenamenti quotidiani che si incastonano nel carattere!

In Francia alcune scuole hanno introdotto il โ€œcheck-in pedoneโ€: prima di uscire, gli studenti fanno una rapida lista mentale sicurezza โ†’ visibilitร  โ†’ attenzione. Copiare รจ permesso quando salva la vita; le campagne di collaborazione internazionale possono diffondere modelli di pronta efficacia. Perchรฉ ogni campanella che suona deve annunciare una lezione, non una perdita.

Source: www.altoadige.it

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dellโ€™educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in unโ€™educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciรฒ che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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