Riflessioni sui tre anni di governo Meloni: l’evoluzione del sistema scolastico italiano
Stipendi piรน alti, meno dispersione e un esame di Maturitร rinnovato: ecco ciรฒ che salta subito allโocchio dopo tre anni di governo Meloni! Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha cambiato passo, promettendo merito, rigore, ma anche inclusione. Il risultato? Una scuola in fermento che divide, entusiasma e, talvolta, spiazza.
Tre anni di riforme: gli interventi che incidono giร oggi
Il 22 ottobre 2025 lโesecutivo ha celebrato il triennio con un dato clamoroso: 152 mila nuove assunzioni e stipendi destinati a crescere di 413 euro al mese entro il 2027. Il dato ha fatto discutere persino allโANP (Associazione Nazionale Presidi, sempre attenta alla sostenibilitร dei bilanci. Sulla stessa linea la CISL Scuola, che ha definito lโaccordo โuna boccata dโossigenoโ per il corpo docente.
Lโobiettivo merito non รจ restato uno slogan. Le prove INVALSI mostrano un calo della dispersione dellโ1,5 %, centrando il target UE. Il programma Scuola Viva ha poi iniettato oltre un miliardo di euro in aree fragili; in Molise, per esempio, la palestra di un istituto comprensivo ospita ora laboratori STEAM pomeridiani che prima sembravano un miraggio.
Stipendi, assunzioni e la sfida del merito
Una docente di lettere di Bari racconta di aver firmato il primo contratto a tempo indeterminato dopo dieci anni di supplenze; il suo sorriso vale piรน di mille grafici! LโUniversitร degli Studi di Roma La Sapienza ha giร lanciato un master sui โsistemi premianti scolasticiโ per formare dirigenti capaci di gestire la nuova curva salariale. La parola merito, perรฒ, chiede coerenza: chi premia premia tutti o seleziona? Il dibattito resta acceso.
Regole di classe: condotta, smartphone, maturitร
Settembre 2025 ha portato il โcompito di cittadinanzaโ per chi chiude lโanno con 6 in condotta. Durante unโassemblea di istituto a Padova, una prof di matematica ha mostrato ai ragazzi un video sul rispetto reciproco; la platea, sorpresa, ha applaudito. Funziona? I presidi citano giร meno liti nei corridoi.
Il divieto totale di smartphone, esteso alle superiori, ha cambiato la scenografia quotidiana: ora si vedono studenti che chiacchierano dal vivo, merce rara fino a ieri. Una ricerca di Eduscopio evidenzia un leggero aumento dellโattenzione in classe; รจ presto per cantare vittoria, ma il segnale esiste.
Il ritorno della Maturitร e il modello 4+2
Lโesame torna a chiamarsi Maturitร e punta su quattro materie dโindirizzo: basta prove onnivore! A Cremona un maturando di Liceo Musicale studierร solo analisi, composizione, storia della musica e letteratura; niente piรน latino last minute, finalmente. Con il modello 4+2 la filiera tecnica accelera: diploma in quattro anni, poi due di specializzazione negli ITS Academy finanziati con 1,35 miliardi.
Innovazione didattica, alleanze culturali e digitale
La spinta alla digitalizzazione vale 2,1 miliardi. Robotica, realtร aumentata, biblioteche virtuali: persino Zanichelli distribuisce manuali cloud con glossari Treccani integrati! In una seconda media di Cuneo, il docente tutor programma lโassistente vocale di classe per spiegare il Rinascimentoโฆ in dialetto piemontese.
Le nuove figure di tutor e orientatore, finanziate con 517 milioni, stanno giร raccordando scuola e aziende. A Bologna, una startup del food-tech collabora con un istituto alberghiero, mentre la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) supporta percorsi di volontariato in oratorio per allenare le soft skills. Una contaminazione virtuosa che riduce il baratro scuola-vita reale.
Scuola Viva e la miccia dellโeducazione affettiva
Non tutto scorre liscio. Il ddl sullโeducazione sessuale introduce il consenso informato delle famiglie e vieta lโattivitร fino alle medie. Alcune associazioni studentesche parlano di un passo indietro clamoroso; il Ministero dell’Istruzione replica che il confronto con i genitori rafforza la comunitร scolastica.
Nelle assemblee di CISL Scuola si racconta di colleghi spaesati: programmare un laboratorio su affettivitร e gender senza incappare in censure sembra una partita a scacchi. Un preside di Milano ha risolto invitando medici di consultori pubblici e teologi in un talk moderato; lโidea ha fatto il giro dei social in poche ore.
Source: sapere.virgilio.it
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