Scuola in Italia

Il Collegio: La nuova stagione inizia in TV, scopri la scuola più celebre d’Italia con la voce narrante di Pardo

By Laura Benedetti , on 23 Ottobre 2025 à 02:49 - 4 minutes to read
scopri la nuova stagione de il collegio in tv: nuovi studenti, regole sorprendenti e tante emozioni in arrivo. non perderti le ultime novità sul reality più seguito!

Campobasso torna sulla mappa televisiva nazionale! La campanella di Il Collegio risuona su RAI 2 con la nuova voce di Pierluigi Pardo e un tuffo nell’anno 1990. Curiosi di capire perché questo convitto molisano calamita studenti, docenti… e milioni di spettatori?

Il Convitto Mario Pagano: set reale di una fiction generazionale

L’edificio liberty domina il centro di Campobasso come una cattedrale laica della formazione. In queste aule barocche i diciotto “collegiali” dovranno guadagnarsi l’esame di terza media sotto lo sguardo inflessibile del preside Paolo Bosisio. L’atmosfera da “severi ma giusti” ricorda le scuole degli anni Novanta: gessetti, registratori a cassette e il poster di Totò Schillaci appeso in corridoio!

Pardo al microfono: la cronaca calcistica diventa racconto educativo

L’esordio di Pierluigi Pardo come narratore sostituisce la storica voce di Simona Ventura. Il telecronista porta ritmo e ironia, infilando metafore sportive tra i rimproveri dei professori. Quale altro reality può trasformare un’interrogazione di matematica in un “derby della trigonometria”?

Docenti storici e nuovi arrivi: perché la classe fa scuola anche a casa

Andrea Maggi racconta l’italiano attraverso le hit dei Litfiba, mentre Maria Rosa Petolicchio inchioda alla lavagna con i logaritmi. Al team si uniscono tre presenze inedite: Giusi Serra che fa risuonare flauti dolci e chitarre acustiche, Lucia Bello che rispolvera le note di educazione fisica tra palle medicinali e corsette sul posto, e la dottoressa Monica Calcagni con un corso di Educazione Sessuale diretto, niente arrossimenti. Ciò che accade in classe diventa subito trend su RaiPlay, a dimostrazione che la “vecchia” Televisione Italiana sa ancora generare contenuti virali.

Campanella 1990: tra blocco sovietico e Walkman color turchese

L’ambientazione storica non è un vezzo nostalgico: serve a far riflettere la Gen Z sui privilegi digitali. Un alunno ha chiesto come si mandasse un vocale col walkman… la risposta è stata un compito da dieci pagine sulla storia del nastro magnetico! Scene così spiegano perché Fremantle Italia, società produttrice, esporti il format in altri Paesi dove la “classe senza Wi-Fi” incuriosisce persino gli abbonati di Netflix Italia e Disney+ Italia.

Un premio internazionale e un debutto che accende i social

L’anteprima al Prix Italia ha regalato al programma l’aura di evento culturale, non solo di reality show. Influencer, docenti veri e persino qualche professore universitario hanno commentato la clip esclusiva: “Finalmente una serie che parla di educazione senza moralismi”. Il buzz ha convinto perfino gli scettici a programmare la serata su RAI invece di un binge-watch forsennato altrove.

Diciotto adolescenti, un’unica certezza: la disciplina non è opzionale

Tra le storie più attese c’è quella di una tiktoker dai due milioni di follower costretta a consegnare lo smartphone al bidello. C’è anche il giovane batterista che teme di dover appendere le bacchette per imparare il flauto dolce; spoiler: la Serra lo trasforma in percussionista da orchestra scolastica. Questi micro-drammi creano empatia e spingono le famiglie a discutere di regole, autonomia e resilienza.

Antonio Pardo, omonimia e curiosità

Il web si diverte a confondere Pierluigi con Antonio Pardo, docente universitario specializzato in pedagogia comparata. L’omonimia ha generato meme e persino un hashtag umoristico: “#PardoPasticcio”. L’accaduto evidenzia come un dettaglio anagrafico possa scatenare percorsi didattici imprevisti, trasformando un semplice tweet in occasione di riflessione sul ruolo della voce narrante.

Perché questa stagione può diventare manuale di educazione civica

La lezione di fondo è chiara: senza regole condivise la comunità implode. Gli autori inseriscono temi sociali come la libertà di Nelson Mandela o la caduta del muro per spiegare ai ragazzi il valore della responsabilità personale. Chi guarda da casa potrà ripassare storia e, nello stesso tempo, interrogarsi sulle proprie abitudini digitali.

Guardare, commentare, apprendere: il triplice invito a studenti e genitori

Il Collegio non è soltanto intrattenimento: funge da laboratorio per sperimentare modalità di studio, gestione del gruppo e leadership educativa. Seguendo le puntate, le famiglie possono creare “compiti a caldo” come analizzare la disciplina applicata in classe o discutere l’effetto dello studio intensivo sul benessere. La campanella suona, i posti davanti alla TV sono contati… chi si siederà per primo?

Source: www.corriereadriatico.it

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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