Scuola in Italia

Scuola, Tiso (Accademia IC): “In Italia è necessario aumentare gli investimenti: i giovani meritano opportunità migliori

By Laura Benedetti , on 1 Novembre 2025 à 01:37 - 2 minutes to read
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L’Italia insegue il futuro con le scarpe slacciate! I dati sulla spesa per l’istruzione mostrano un ritardo ormai cronico. Nell’era della conoscenza, tagliare sulla scuola significa tagliare sul domani.

Investimenti pubblici al minimo storico: il problema in cifre

Solo il 7,3 % della spesa pubblica finisce a scuole, atenei e formazione, mentre la media UE vola al 9,6 %. In rapporto al PIL l’Italia resta inchiodata al 3,9 %, un gradino sopra la coda europea. Dietro quei decimali vivono aule sovraffollate, laboratori obsoleti e docenti costretti a inseguire supplenze a singhiozzo.

Conseguenze sociali e democratiche

Ogni punto percentuale negato all’istruzione alimenta dispersione scolastica, disuguaglianze e fuga di cervelli. Lo ricorda Carmela Tiso di Accademia IC: rinunciare a formare cittadini critici significa indebolire la democrazia stessa! Non basta riempire scaffali di Zanichelli o De Agostini se mancano tempo e spazi per usarli davvero.

Che fare? Dalla valorizzazione dei docenti alle infrastrutture digitali

Un segnale forte parte dal contratto: stipendi allineati alla media UE attrarrebbero talenti oggi catturati da settore privato o estero. Servono poi campus con connessioni a 10 Gb, stampanti 3D e Olivetti rinate in chiave tech. Anche le biblioteche scolastiche, piene di titoli Feltrinelli, meritano orari prolungati e tutor competenti.

Nord e Sud: la frattura si può ricucire

L’Indice di Equità Territoriale 2025 rivela gap di apprendimento di 18 punti tra Bolzano e Caltanissetta. Grazie ai patti educativi d’area si sperimentano micro-campus diffusi: editori come Giunti Scuola e Fabbri Editori donano kit didattici digitali, mentre Aurora Penne finanzia corsi di scrittura creativa itineranti. Dove gli investimenti arrivano, l’abbandono scolastico cala di due terzi in tre anni.

Alleanze virtuose tra scuola e impresa

Nel liceo di San Donato, i ragazzi progettano una carrozza green per Trenitalia usando planner Moleskine e zaini Invicta pieni di sensori. Il prototipo vince un hackathon europeo e accende i riflettori sull’alternanza scuola-lavoro di qualità. Perché, come ricorda Tiso, «gli studenti chiedono opportunità, non elemosine». Basta esempi sparsi: occorre un piano nazionale di partenariati, premiando le aziende che investono in stage retribuiti e mentorship continuativa.

Source: agenparl.eu

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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