Scuola in Italia

Promuovere la Pace: Oltre 20 Istituti Scolastici Italiani Si Incontrano a Perugia per Pianificare un Futuro Sereno

By Laura Benedetti , on 12 Ottobre 2025 à 01:27 - 3 minutes to read

Settecento studenti, venti istituti, un unico coro: la pace si progetta, non si invoca. Perugia ha ospitato l’incontro clou delle Scuole per la Pace, vigilia della Marcia PerugiAssisi. Qui si è compreso subito che l’educazione può disinnescare i conflitti prima che esplodano.

Incontro Nazionale: cifre, sogni e una regia corale

L’Auditorium di San Francesco al Prato è diventato un alveare di idee. Più di 700 ragazzi, dalle Alpi all’Etna, hanno intessuto relazioni lampo e obiettivi a lungo raggio. Un fervore concretizzato dai saluti di Flavio Lotti, della Rete della Pace, e dei docenti dell’Istituto Comprensivo Perugia.

Tra le presenze più attese spiccava Yara Abushab, giovane medico che ha attraversato cinque guerre prima di approdare in Italia. La sua voce, rotta ma ferma, ha inchiodato la platea: «Non ci sarà pace finché ci sarà occupazione». Un fremito collettivo ha ribadito che nessun manuale di storia vale quanto un racconto dal vivo.

Accanto alla testimonianza, il racconto di Nicholas Marzolino, ferito da ordigno bellico a dodici anni, ha ricordato che le guerre continuano ben oltre i trattati. «La pace è un puzzle» ha detto, «servono pazienza e coerenza». I volti rigati di lacrime e sorrisi hanno risposto più delle parole.

Voci e suoni: quando l’arte fa tacere le armi

L’Orchestra della Pace “Aldo Capitini” ha aperto con un brano che mescola folk umbro e accenti mediterranei: la musica, si è detto, non ha frontiere. Subito dopo, nove classi milanesi hanno fatto piovere origami multicolori sulla platea, gesto lieve ma potente contro l’indifferenza. Domanda fulminea: chi potrà mai dimenticare il mare di carta che atterrava sul silenzio?

Il liceo “Bottoni” ha esibito una barca di cartone ispirata alla Global Sumud Flotilla: vela fragile, messaggio granitico. Ricordava le parole di Vittorio Arrigoni, «Restiamo umani», oggi più attuali che mai. Anche questa mini-installazione navigherà idealmente domani da Perugia ad Assisi.

Didattica trasformativa: esercizi quotidiani per coltivare la non-violenza

Quindici “esercizi di pace” circolano già nei corridoi: dal silenzio consapevole prima di una verifica alle cure di un’aiuola scolastica. Piccoli riti che allenano al rispetto e spiazzano la logica del nemico. Strizzano l’occhio alla filosofia della Fondazione Ernesto Balducci, convinta che la pace sia un cimento educativo, non ornamentale.

La protagonista canora del meeting, Erica Boschiero, ha riproposto “Bellomondo”, inno scritto con studenti friulani dieci anni fa. Il ritornello – «Prendiamoci cura, ogni giorno, un po’ di più» – ha trovato eco nelle iniziative di Cittadinanza Attiva e nell’ultima challenge di PeaceRun Italia. Non serve il megafono quando l’azione parla più forte.

Dietro le quinte, l’Università per la Pace ha svelato un laboratorio digitale che integrerà il Piano Scuola 4.0 con corsi su negoziazione, empatia e comunicazione non ostile. Partner come AIFO Italia o l’Associazione Rondine Cittadella della Pace offriranno mentor internazionali. Obiettivo dichiarato: trasformare il “buon cuore” in competenza strutturata.

Oltre Perugia: reti, marce e un atlante di opportunità

Il passo successivo è la Marcia, ma la rete non si scioglierà al confine umbro. Dal 2025 una piattaforma comune conterrà progetti condivisi da Scuole per la Pace, Rete della Pace e partner civici. Si chiamerà “Atlante dei Cantieri di Non-Violenza” e mapperà iniziative replicabili da Aosta a Ragusa.

Il presidente della Fondazione Ernesto Balducci ha lanciato una sfida: «Se ogni classe adotta un conflitto locale e lo studia, non resterà tempo per glorificare la guerra». Il pubblico ha risposto con un applauso convinto. Domani, lungo gli ottanta chilometri della Marcia, questi ragazzi porteranno origami, canzoni, ma soprattutto la certezza che la pace non è un concetto: è un compito a casa, quotidiano, ineludibile.

Source: www.tecnicadellascuola.it

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Laura Benedetti

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.

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