Scuola in Italia

Maturità : perché tanti si illudono sul voto finale e restano delusi al diploma

By Laura Benedetti , on 5 Luglio 2025 à 06:24 - 2 minutes to read
scopri perché molti studenti si illudono sul voto finale della maturità e come affrontare le delusioni al momento del diploma. approfondisci le aspettative e la realtà dell'esame di maturità in italia.

Ogni anno migliaia di studenti affrontano l’esame di maturità con grandi aspettative sul voto finale, salvo poi ritrovarsi spesso con un’amara delusione. La pressione sociale, le aspettative familiari e la convinzione che quel numero possa determinare il futuro creano un mix esplosivo di ansie. Ma quanto conta davvero il voto del diploma nella vita reale?

Il mito del voto perfetto: tra realtà e illusioni

La corsa al 100 e lode è diventata un’ossessione per molti ragazzi. Il sistema scolastico italiano alimenta questa competizione, ma pochi riflettono sull’effettiva utilità di quel punteggio.

Ecco tre verità scomode che nessuno dice:

  • 🎓 Il 90% delle università italiane non considera il voto di maturità per l’ammissione
  • 💼 Solo il 15% delle aziende private lo valuta realmente durante le assunzioni
  • 📊 Nelle amministrazioni pubbliche conta solo per lo sblocco di alcuni concorsi

Università e lavoro: cosa cambia davvero con il voto

Mentre i professori continuano a enfatizzare l’importanza del punteggio finale, la realtà è molto più sfumata. Per chi vuole proseguire gli studi:

Le facoltà a numero chiuso basano tutto sui test d’ingresso. Medicina, Architettura o Professioni Sanitarie non guardano assolutamente il voto del diploma. L’unica eccezione? Alcune università straniere particolarmente selettive.

Il mondo del lavoro: tra miti e opportunità reali

Nel settore privato la situazione è variegata:

  • 👔 Grandi aziende multinazionali: spesso richiedono il voto per i programmi di graduate
  • 🏢 PMI e startup: valutano competenze pratiche e attitudini più che i numeri
  • 👩‍💼 Libera professione: il voto non conta assolutamente nulla

La trappola psicologica del voto

Come sottolinea lo psicologo Cesare Ammendola, “un numero non definisce una persona”. Eppure molti ragazzi vivono il voto come un giudizio esistenziale. I dati mostrano che:

Il 68% degli studenti sperimenta ansia da prestazione durante l’esame. Il 42% sviluppa convinzioni limitanti sul proprio valore basate sul punteggio. Un vero paradosso, considerando che dopo 5 anni quel voto non conta più per nessuno.

Alternative concrete oltre il voto

Invece di ossessionarsi sul punteggio, sarebbe più utile concentrarsi su:

  • 📚 Costruire un metodo di studio efficace per l’università
  • 🌍 Fare esperienze internazionali o di volontariato
  • 💡 Sviluppare competenze trasversali come public speaking o digital skills
  • 🤝 Creare una rete di contatti professionali

Come dimostrano i casi di molti imprenditori di successo, il voto di maturità è solo l’inizio di un percorso molto più lungo e complesso. La vera maturità sta nel capire che i numeri non definiscono le persone, ma sono le persone a dare valore ai numeri.

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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