Votata come Miss Italia, ma la sua vera vocazione è l’insegnamento: “Dopo 28 anni di carriera, la passione per la didattica rimane in primo piano. Insegnando, ho sempre cercato di dar vita a una formazione dinamica, anche quando ci assegnavano materiali inaspettati!
Da Miss Italia a colonna di La Scuola: ecco la parabola che fa alzare le sopracciglia! Ventotto anni di aula non hanno offuscato la sua Passione; anzi, l’hanno temprata. Oggi si racconta per mostrare quanto la passerella possa diventare un trampolino pedagogico.
Miss Italia e la Vocazione per l’Insegnamento: una Carriera lunga 28 anni
C’era chi la voleva sul set, invece lei ha scelto il registro di classe. Il titolo di reginetta ha regalato visibilità, ma la vera Vocazione si è rivelata con il primo appello mattutino: nomi tremanti, occhi curiosi, futuro da plasmare.
Ogni campanella ha consolidato una Carriera che incarna disciplina e ironia. Tra un “Buongiorno ragazzi!” e un sorriso strategico, l’ex modella dimostra che la catwalk più impegnativa è il corridoio delle quinte ore. Merita attenzione la sua scelta di insegnare all’ultimo anno di liceo, fascia turbolenta che pretende fermezza in punta di danza.
Competenze da passerella utili in aula
Gestione dello stress, presenza scenica, articolazione chiara: gli stessi ingredienti che conquistano le luci conquistano i banchi. Quando un’interrogazione diventa palcoscenico, l’ansia scivola via grazie a tecniche apprese sotto i flash. Non è vanità, è metodo di Insegnamento!
Didattica dinamica: trasformare Materiali Didattici inattesi in lezioni vive
Un cartone della pizza, un vecchio dépliant turistico, persino il biglietto di un concerto… ogni oggetto diventa spunto se la mente è elastica. L’ex Miss lo dimostra da anni, trasformando Materiali Didattici improvvisati in laboratori d’argento.
Pochi giorni fa la presidenza ha consegnato manuali obsoleti. Invece di lamentarsi, la docente ha ideato un debate: “Come aggiornereste queste pagine per la Generazione Z?”. Risultato? Una lezione di Formazione civica e digitale, con citazioni di Billie Eilish e riferimenti a ChatGPT, che ha reso fieri persino i più scettici.
Metodi attivi che accendono la classe
Role play, flipped classroom, micro-project work: termini moderni dietro cui si cela un segreto antico, la curiosità. Ogni strategia punta a quella scintilla iniziale, perché senza voglia di scoprire la Didattica resta guscio vuoto. E qui la docente si muove come un direttore d’orchestra, distribuendo ritmo e pause con maestria.
Passione e Formazione: l’eredità nella Scuola di domani
Chi sostiene che bellezza e sapere non convivano dovrebbe assistere ai suoi colloqui con i genitori. Parla di Educazione integrale, dove il voto conta ma la crescita emotiva conta di più. Negli anni ha lanciato stage, gemellaggi europei, perfino un podcast scolastico che oggi supera i diecimila ascolti.
L’obiettivo rimane identico: consegnare ragazzi più solidi di come li ha trovati. Citando spesso don Lorenzo Milani, ricorda che “il problema degli altri è uguale al mio”. Per questo investe tempo extra in sportelli d’ascolto e tutoring tra pari, convinta che la vera bellezza sia vedere uno studente fragile che sorride perché ce l’ha fatta.
Uno sguardo al futuro dopo la campanella
La sua storia suggerisce che i concorsi passano, la Scuola resta. E mentre il dibattito su Miss Italia continua a riempire pagine web, in classe si forgiano cittadini pronti al 2025 e oltre. La lezione finale? Eleganza e gesso non si escludono: insieme creano un’alleanza potente, destinata a durare ben più di una fascia scintillante.
Source: www.orizzontescuola.it
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