Scuola in Italia

Obesità: L’Italia pioniera nel riconoscimento come malattia cronica

By Laura Benedetti , on 7 Ottobre 2025 à 02:33 - 4 minutes to read
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L’Italia compie un balzo epocale: il Parlamento ha sancito che l’obesità è una malattia cronica, progressiva e recidivante! Per la prima volta, un Paese inserisce la patologia nei Livelli Essenziali di Assistenza, obbligando il Servizio Sanitario Nazionale a prendersene cura dal primo sintomo. Una notizia che travolge il dibattito pubblico e ridisegna le strategie di prevenzione e cura.

Obesità riconosciuta malattia cronica: svolta sanitaria e culturale

Il provvedimento pone l’Italia davanti a tutti: circa 6 milioni di cittadini, pari al 12 % degli adulti, ottengono finalmente dignità clinica. Il Ministro della Salute ha definito la norma “una risposta concreta a un’emergenza che costa oltre 9 miliardi l’anno”. Chi temeva burocrazia aggiuntiva scopre invece un piano snello che finanzia diagnosi precoce, terapia farmacologica e supporto psicologico senza ticket.

L’entusiasmo è condiviso dalla Società Italiana dell’Obesità (SIO), dalla Società Italiana di Endocrinologia (SIE) e dalla Società Italiana di Medicina Interna (SIMI). Le tre realtà salutano la legge come “la fine di un alibi culturale” che riduceva la condizione a colpa individuale. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) già prepara linee guida aggiornate per medici di base e pediatri.

Nuove tutele nei LEA e fondi dedicati

Il cuore del testo è l’inserimento dell’obesità nei LEA, con copertura immediata per visite nutrizionali, analisi metaboliche e terapie innovative. Dal 1° gennaio, ogni Regione dovrà garantire centri specialistici e teleassistenza. Il Centro Nazionale Obesità, istituito presso l’ISS, coordinerà i flussi di dati per monitorare efficacia e sprechi.

A sorpresa, la norma destina risorse anche alla lotta allo stigma: nascerà la Giornata contro il body shaming, collegata all’Obesity Day Italia. Durante la discussione parlamentare, la Fondazione Italiana Obesità ha ricordato che il 74 % dei pazienti riferisce discriminazioni sul lavoro; la legge introduce quindi incentivi alle aziende che attivano programmi di benessere mirati.

Assistenza multidisciplinare: il modello Maugeri fa scuola

Mentre la burocrazia avanza, la clinica non resta a guardare. L’IRCCS Maugeri di Pavia lancia il Percorso Integrato Metabolico, laboratorio vivente di medicina di squadra. Dietista, endocrinologo, psicologo e chinesiterapista seguono il paziente per tre mesi con incontri quindicinali: un’orchestra che suona in accordo invece di assoli disordinati.

La professoressa Hellas Cena spiega che “qui si cura la persona, non solo il peso”. Il dottor Matteo Manuelli aggiunge che la nuova legge spalanca l’accesso anche a chi, finora, rinunciava per costi o vergogna. Il risultato? Pressione arteriosa in discesa, parametri epatici in rialzo e, sorprendentemente, autostima che torna a galla.

Dal consulto psicologico alla chinesiterapia: terapia senza sbavature

Il PIM non lascia zone d’ombra: se i binge eating sabotano la dieta, lo psicologo entra in campo; se il ginocchio duole, il chinesiterapista modula il movimento. Per i casi severi, il percorso include i nuovissimi farmaci agonisti del GLP-1, rimborsati in toto. L’obiettivo resta ambizioso ma nitido: ridurre il rischio cardiovascolare del 25 % in dodici mesi.

Prevenzione ed educazione: la scuola come primo presidio

L’universo scolastico è il teatro d’azione più vasto. L’ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica e l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ sperimentano moduli didattici che combinano scienze, storia e laboratori culinari. Che fine fanno le merendine ipercaloriche? Vengono svelate, smontate, sostituite da ricette create in classe, trasformando gli alunni in ambasciatori di salute domestica.

Perché tanta energia sulla prevenzione? Basta un dato ISS: un adolescente su quattro in sovrappeso trascinerà il problema nell’età adulta, amplificando costi e disagi. Intercettare il fenomeno fra i banchi, dunque, è meno oneroso che rincorrerlo nei reparti di cardiochirurgia.

Comunità, media e futuro: cambia la narrazione

Il corollario mediatico è cruciale: talk show, podcast e serie TV iniziano a trattare l’obesità con rigore scientifico e rispetto umano. Quando alle 21:00 di ieri un divulgatore definisce l’indice di massa corporea “solo un tassello del mosaico”, sui social esplode un dibattito virtuoso. Se l’obesità non è più colpa ma malattia, la narrazione pigra del “mangia meno e muoviti” crolla come un castello di carte.

La SIO promette di vigilare affinché l’attenzione non si spenga. Intanto le Regioni avviano i bandi per formare 8 000 nuovi professionisti, dai nutrizionisti ai coach motori, segnale che la riforma non è proclama ma cantiere aperto. Chiudere qui? No: la partita più difficile comincia adesso, nelle corsie, nelle mense e nelle nostre scelte quotidiane.

Source: www.informatorevigevanese.it

Mi chiamo Laura e da oltre 10 anni lavoro nel mondo dell’educazione. Vivo a Como con la mia famiglia e sono mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Ho creato questo blog per aiutare altri genitori a capire meglio come funziona la scuola in Italia, condividendo consigli pratici, esperienze quotidiane e informazioni utili. Credo in un’educazione inclusiva, semplice e vicina alle famiglie. Ogni articolo nasce da ciò che vivo ogni giorno: tra zaini da preparare, compiti da seguire e riunioni con gli insegnanti.
Laura Benedetti
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