Il Sole 24 Ore * Scuola: «Obesità in Italia, allarme lanciato: uno studente su quattro è in sovrappeso»
Un allarme corre tra i corridoi della Scuola: in Italia, un studente su quattro vive già in sovrappeso! Cresce la preoccupazione di pediatri, docenti e famiglie. La salute collettiva vacilla se non si interviene con rapidità.
Obesità infantile in Italia: numeri 2025 e rischi immediati
I dati diffusi da Il Sole 24 Ore mostrano un aumento del 3 % rispetto al 2023: il 19 % dei bambini fra 8 e 9 anni è sovrappeso, il 10 % obeso.
Gli esperti avvertono che il picco odierno rischia di trasformarsi, in dieci anni, in un’epidemia di diabete e steatosi epatica non alcolica.
L’OMS paragona ormai l’obesità a una pandemia silenziosa, con costi sanitari che potrebbero inghiottire il 9 % del PIL europeo.
Perché la scuola diventa argine strategico
Sette istituzioni su dieci non dispongono di mensa interna; i distributori automatici dominano con snack ipercalorici che sabotano ogni percorso di prevenzione.
Nel 54 % degli edifici mancano palestre adeguate: l’ora di motoria si riduce a una corsa in corridoio, tra risate e ginocchia sbucciate.
Ogni docente, però, può trasformare la lezione in un laboratorio di nutrizione: bastano una piramide alimentare disegnata alla lavagna e una sfida settimanale “porta uno spuntino colorato”.
Strategie di prevenzione: nutrizione e movimento in aula
Il Governo ha appena stanziato 90 milioni per frutta gratuita a ricreazione; il progetto “Frutta e Futuro” raggiungerà dieci regioni pilota.
Nelle prime scuole coinvolte le merendine confezionate sono calate del 37 % in tre mesi, mentre la soddisfazione degli alunni è salita alle stelle.
Parallelamente, le linee guida consigliano pause-stretching di due minuti ogni ora di lezione: micro-movimenti che bruciano fino a 150 kcal in una mattinata.
Storie di cambiamento: quando la palestra fa la differenza
Nell’Istituto Manzoni di Rimini il vecchio magazzino è diventato uno spazio crossfit: tappetini, funi e box di legno sono costati meno di un videoproiettore.
Dopo sei mesi, il 22 % degli alunni ha ridotto l’indice di massa corporea; persino i voti di matematica sono migliorati, segno che salute e apprendimento s’intrecciano.
Christopher, tredici anni, confessa: “Ora corro senza ansimare; faccio meno assenze perché mi sento più forte”.
Il ruolo delle famiglie e della comunità
Nelle case italiane la TV resta accesa mediamente quattro ore al giorno; pediatrici e psicologi consigliano di spegnerla durante i pasti per favorire un’alimentazione consapevole.
Molti comuni hanno avviato “piedibus” quotidiani: file ordinate di bambini che vanno a scuola a piedi con adulti volontari, guadagnando passi, autonomia e socialità.
Quando quartiere, palestra e mensa remano nella stessa direzione, l’obesità smette di apparire invincibile e diventa un avversario battibile.
Un patto educativo per il 2030
Gli obiettivi ONU Agenda 2030 parlano di benessere a ogni età; raggiungerli richiede coraggio condiviso.
Docenti, famiglie e medici possono riscrivere la routine quotidiana: più mercato rionale e meno fast-food; più bicicletta e meno ascensore.
Senza questa alleanza, il futuro dei ragazzi rischia di ingrigirsi; con essa, la prevenzione diventa un gioco di squadra entusiasmante!
Source: www.agenziagiornalisticaopinione.it
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