LA VISIONE EDUCATIVA DI FRATELLI D’ITALIA E LEGA: UNA LOTTA TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE. UN DECRETO E UNA MOZIONE IN PRIMO PIANO.
Il ring dei provvedimenti parlamentari รจ acceso: un decreto targato Gasparri e una mozione firmata Sasso guidano il match. Al centro, la nostra amata scuola, laboratorio di democrazia e specchio del Paese. Come in un compito in classe, le domande sul futuro dellโistruzione fioccano!
Fratelli dโItalia e Lega: due visioni che scuotono la scuola italiana
Il primo round parte in Commissione Affari Costituzionali con lโatto 1627: il senatore Gasparri propone corsi obbligatori per combattere lโantisemitismo, includendo lโantisionismo nella stessa definizione. Una novitร ? Non troppo: identica formula in Gran Bretagna ha giร tolto la parola a docenti e ONG, tra cui Amnesty International, accusate di razzismo per critiche politiche.
Il testo richiama cinque ministeri e prevede lezioni su cultura ebraica anche per le forze dellโordine. Chi stabilirร i confini tra discussione critica e odio? Gli studenti dellโultimo anno, sempre pronti a tesine pungenti, rischiano voti bassi solo per aver citato un report ONU?
Il disegno di legge e la definizione IHRA: un confine scivoloso
Lโadozione integrale della definizione IHRA rende ogni analisi sulle politiche israeliane potenzialmente punibile. Nel 2025, con social e podcast che macinano opinioni a ritmo frenetico, la norma sembra un freno a mano tirato proprio mentre servirebbe innovazione pedagogica. Eppure il governo insiste su questa forma di patriottismo occidentale: proteggere sรฌ, ma fino a che punto censurare?
Le ricadute in classe: esempio britannico alla lavagna
Nel 2023 un convegno a Cambridge fu cancellato poche ore prima dellโinizio: basta un reclamo e la voce critica sparisce. Importare quel modello nella penisola significherebbe cancellare dibattiti, simulazioni ONU, perfino ricerche di fine anno. Per gli insegnanti, il rischio sanzioni congelerร ogni confronto sfumato: addio alle care domande aperte che fanno brillare gli occhi?
La mozione Sasso: lโIslam tra sospetto e silenzi imposti
Nellโaltro angolo del ring, la mozione n. 7-00309 chiede di filtrare incontri sul mondo islamico. Lโonorevole Sasso equipara Islam e terrorismo e invita le scuole a ยซdistinguere il bene dal maleยป. Un messaggio che sa di gessetto spezzato: si mette in discussione lโarticolo 33 della Costituzione proprio mentre si invoca rispetto dei diritti.
Il testo pretende lโautorizzazione delle famiglie per ogni attivitร e impone ยซoggettivitร ยป non meglio definita. Diventerร vietato ospitare un imam, un antropologo o un semplice ex alunno che racconta il Ramadan? Gli insegnanti rischiano di trasformarsi in funzionari che timbrano moduli anzichรฉ costruire ponti culturali.
Libertร di insegnamento sotto la lente
Durante unโaudizione parlamentare, il collettivo Educare alle Differenze ha bollato la proposta come ยซvisione confessionaleยป. Mentre Meloni elogia la tradizione identitaria, la scuola pubblica chiede aria laica: serve dialogo, non recinti. Del resto, una gita a Palermo vale piรน di cento slide per capire cosโรจ la convivenza!
2025: convivenza o polarizzazione?
Nei corridoi scolastici si parla di TikTok, Gaza, Ucraina; mettere il bavaglio significherebbe ignorare la realtร vissuta dai ragazzi. Il rischio รจ un clima di sospetto reciproco: domani qualcuno alzerร la mano per chiedere se studiare Dante offenda altre fedi? La risposta passa da questa battaglia legislativa.
Tradizione e innovazione: la riforma educativa che serve davvero
Tra un decreto che invoca protezione e una mozione che teme il diverso si nasconde lโurgenza di una vera riforma educativa. LโItalia puรฒ coniugare valori familiari e apertura globale solo ripensando programmi, non erigendo barriere. Lโora di Cittadinanza Digitale, introdotta sperimentalmente nel 2024, mostra la via: analisi critica delle fonti online, fact-checking in gruppo e simulazioni parlamentari.
Patriottismo inclusivo: un ossimoro possibile
Gli studenti amano cantare lโinno ma anche progettare startup green con compagni di origini diverse. Un patriottismo moderno esalta le radici senza demonizzare lโaltro, esattamente come lโalbero che cresce grazie a solide radici e rami protesi verso il cielo. Le nuove linee guida dovrebbero puntare su project-based learning, gemellaggi virtuali e scambi che fondono innovazione e tradizione.
Uno sguardo pratico per docenti e famiglie
In attesa del verdetto parlamentare, molte scuole sperimentano protocolli di dialogo interreligioso: una classe di Bari ha ospitato, la stessa mattina, un rabbino e un imam per rispondere alle domande degli alunni. Risultato? Niente propaganda, solo curiositร e risate sulle differenze culinarie. Se questo รจ โpericolosoโ, forse il problema non sta nelle aule, ma altrove.
Il test finale รจ sulla fiducia nella scuola
La sfida non รจ scegliere fra censura o caos, bensรฌ affiancare agli studenti strumenti per pensare con la propria testa. Chi scommette sulla paura rischia di congelare la crescita civile; chi investe in spirito critico mette mattoni per il domani. E allora, penne pronte: la campanella della democrazia sta suonando adesso!
Source: www.lipperatura.it
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